Tematiche - Protezione antincendio
3.1 Concetto di protezione antincendio
Fonte: Promemoria antincendio dell’AICAA
Un concetto di protezione antincendio comprende le singole misure riferite all’oggetto specifico tra loro perfettamente compatibili che assicurano che un edificio soddisfi i requisiti normativi della protezione antincendio.
Tra queste figurano:
-
Misure tecniche e strutturali preventive
-
Misure organizzative
-
Misure difensive
Misure antincendio |
Esempi |
---|---|
Misure strutturali |
|
Misure tecniche |
|
Misure organizzative |
|
Misure difensive |
|
Esempi di misure di antincendio.
Un concetto di protezione antincendio fa sempre riferimento a una determinata situazione di progettazione. Deve essere verificato e, se necessario, aggiornato durante l’intero periodo di esecuzione dei lavori, in caso di modifiche rilevanti, al più tardi tuttavia in occasione del collaudo finale.
La messa a punto del concetto di protezione antincendio è compito del Responsabile della garanzia della qualità per la protezione antincendio.
3.2 Gradi di garanzia della qualità (GGQ) per destinazioni d’uso particolari
Fonte: AICAA-BSRL 11-15 – cifra 3.3 e cifra 4.1.3 Appendice
Le nuove costruzioni nonché le modifiche strutturali e di destinazione d’uso agli edifici e agli impianti vengono suddivise in quattro gradi di garanzia della qualità (GGQ).
L’autorità di protezione antincendio definisce il grado di garanzia della qualità (da GGQ 1 fino a GGQ 4).
Il grado di formazione del Responsabile della garanzia della qualità per la protezione antincendio dipende dal grado di garanzia della qualità del progetto costruttivo.
-
Responsabile GGQ 1: architetto / direttore dei lavori
-
Responsabile GGQ 2: specialista protezione antincendio AICAA
-
Responsabile GGQ 3: esperto protezione antincendio AICAA
-
Responsabile GGQ 4: esperto protezione antincendio AICAA
Destinazione d’uso |
Categoria di edificio |
||
---|---|---|---|
Altezza ≤ 11 m |
Altezza ≤ 30 m |
Altezza ≤ 100 m |
|
Industria e artigianato (q ≤ 1'000 MJ/m2) |
GGQ 1 |
GGQ 1 |
GGQ 2 |
Abitazione |
|||
Uffici |
|||
Scuola |
|||
Parcheggio (fuori terra, al 1° o al 2° piano interrato) |
|||
Agricoltura |
|||
Attività di alloggio [b] ad es. alberghi |
GGQ 2 |
GGQ 2 |
GGQ 3 |
Attività di alloggio isolate [c] ad es. rifugi alpini |
|||
Locali ad alta concentrazione di persone (> 300) |
|||
Negozi di vendita |
|||
Parcheggio (interrato, al 3° piano interrato o inferiore) |
|||
Industria e artigianato (q > 1'000 MJ/m2) |
|||
Depositi a scaffalature alte |
|||
Attività di alloggio [a] ad es. ospedali, case di riposo e case di cura |
GGQ 2 |
GGQ 3 |
GGQ 3 |
Edifici con destinazione d’uso sconosciuta |
Gradi di garanzia della qualità dei diversi edifici.
q = fattore di carico d’incendio mobile
Grado di garanzia della qualità GGQ 4:
-
Per grandi edifici con diverse destinazioni d’uso.
-
Per edifici che, in ragione della loro destinazione d’uso e della loro struttura, presentano elevati rischi d’incendio.
In riferimento all’oggetto specifico, l’autorità di protezione antincendio competente può stabilire un grado di garanzia della qualità (GGQ) superiore o inferiore.
3.3 Definizioni
3.3.1 Geometria del fabbricato
A seconda dell’altezza, l’edificio è soggetto a differenti requisiti di protezione antincendio.
In base all’altezza complessiva, gli edifici vengono classificati come segue:
Denominazione |
Numero di piani |
Altezza complessiva |
---|---|---|
Edifici di altezza ridotta |
generalmente da 1 a 3 |
h ≤ 11 m |
Edifici di altezza media |
generalmente da 4 a 8 |
h ≤ 30 m |
Edifici alti |
generalmente 9 e più |
30 m < h ≤ 100 m |
Gli edifici con un’altezza complessiva superiore ai 100 m vengono considerati fabbricati speciali e vengono valutati separatamente.
3.3.2 Destinazioni d’uso
AICAA-1-15 BSN – art. 13
Attività di alloggio |
[a] |
Attività di alloggio che ospitano permanentemente o temporaneamente 20 o più persone che hanno bisogno dell’aiuto altrui. ad es. ospedali, case di riposo e case di cura |
[b] |
Attività di alloggio che ospitano permanentemente o temporaneamente 20 o più persone che non hanno bisogno dell’aiuto altrui. ad es. alberghi, pensioni e colonie di vacanza |
|
[c] |
Attività di alloggio non completamente servite e allacciate che ospitano permanentemente o temporaneamente 20 o più escursionisti della montagna. ad es. rifugi di montagna |
|
Negozi di vendita |
Locali con una superficie complessiva attinente al compartimento tagliafuoco superiore a 1'200 m2. |
|
Locali a grande concentrazione di persone |
Locali in cui possono intrattenersi più di 300 persone, in particolare sale multiuso, palestre e padiglioni espositivi, sale, teatri, cinema, ristoranti e simili spazi di ritrovo nonché locali di vendita con una superficie di vendita fino a 1'200 m2 |
|
Parcheggio |
Parcheggi con una superficie di base maggiore di 600 m2 |
|
Depositi a scaffalature alte |
Spazi per lo stoccaggio di beni in scaffali ordinati linearmente e con un’altezza di stoccaggio superiore a 7.50 m, misurata dal pavimento fino al limite superiore del bene immagazzinato |
|
Costruzioni mobili |
Costruzioni provvisorie il cui utilizzo è determinato nel tempo (ad es. baracche, container, tende, capanne, carrozzoni) |
3.4 Formazione di compartimenti tagliafuoco
Fonte: AICAA-BSRL 15-15 – cifra 3.1.2
-
In edifici e impianti, i compartimenti tagliafuoco devono essere disposti in base alla tipologia, all’ubicazione, alle dimensioni, alla geometria del fabbricato e alla destinazione d’uso.
-
I seguenti edifici devono essere suddivisi in compartimenti tagliafuoco:
-
Edifici e impianti attigui ed estesi
-
Piani fuori terra e interrati
-
Vie di fuga verticali e orizzontali
-
Collegamenti verticali, quali vani di ventilazione e vani tecnici
-
Locali con impianti tecnici interni / domestici
-
Locali con diversa destinazione d’uso, soprattutto se presentano un pericolo di incendio differente
-
Settori con installazioni della protezione antincendio tecnica
-
Settori che, in edifici con un concetto di raduno, servono per l’evacuazione
-
-
Tra le unità d’uso che presentano un pericolo o un carico d’incendio ridotto, la resistenza al fuoco può essere adeguatamente ridotta.
Abitazione unifamiliare Altezza complessiva ≤ 11 m |
Abitazione plurifamiliare Altezza complessiva ≤ 30 m |
Edificio alto Altezza complessiva ≤ 100 m |
---|---|---|
Generalmente è sufficiente un unico compartimento tagliafuoco. |
Ogni piano deve essere dotato di un proprio compartimento tagliafuoco. |
Anche in caso di condutture coibentate, per ogni piano sono necessari più compartimenti tagliafuoco. |
Formazione di compartimenti tagliafuoco a seconda della geometria del fabbricato
3.5 Classificazione delle parti della costruzione secondo EN
AICAA-BSRL 13-15 – cifra 3.1
Si definiscono parti della costruzione ai sensi delle direttive antincendio gli elementi edili di un fabbricato che devono soddisfare requisiti di resistenza al fuoco (ad esempio muri, finestre, porte, solai, sistemi di parete ecc.). Vengono classificate in base a prove regolamentate o ad altre procedure riconosciute dall’AICAA.
La valutazione delle parti della costruzione si basa sulla loro reazione al fuoco, in particolare sulla durata di resistenza al fuoco. La durata di resistenza al fuoco è la durata minima, espressa in minuti, durante la quale una parte della costruzione deve soddisfare i requisiti richiesti.
Determinante per la classificazione secondo EN è la resistenza al fuoco in riferimento ai criteri seguenti:
Criterio |
Descrizione |
|
---|---|---|
R |
Capacità portante |
Indica la capacità di una parte della costruzione di resistere all’azione del fuoco durante il lasso temporale richiesto senza perdita della stabilità. |
E |
Ermeticità |
Indica la capacità di una parte della costruzione, avente funzione di delimitazione degli spazi, di impedire la propagazione del fuoco o del gas verso il lato non esposto al fuoco. |
I |
Isolamento termico |
Indica la capacità di una parte della costruzione di limitare la trasmissione del calore verso il lato opposto al fuoco. |
Ulteriori criteri sono:
K |
= |
Funzione antincendio del rivestimento |
W |
= |
Limitazione dell’irraggiamento |
M |
= |
Effetto meccanico |
C |
= |
Serramenti antincendio mobili con caratteristica autochiudente |
S |
= |
Limitazione della permeabilità al fumo |
La classificazione è rappresentata come segue:
R |
E |
I |
W |
t |
t |
– |
M |
C |
S |
tt |
= |
Durata di resistenza al fuoco |
3.6 Classificazione dei materiali da costruzione
3.6.1 Gruppi di reazione al fuoco
Fonte: AICAA-BSRL 13-15 – cifra 2
Per materiali da costruzione si intendono materiali impiegati per la realizzazione di edifici e impianti. Vengono testati e classificati attraverso prove regolamentate o altre procedure riconosciute dall’AICAA.
Criteri determinanti:
-
Reazione al fuoco
-
Formazione di fumo
-
Gocciolamento di materiale incandescente
-
Corrosività
Si fa distinzione tra quattro gruppi di reazione al fuoco, da RF1 a RF4 (dal francese «réaction au feu») sulla base della reazione al fuoco del rispettivo materiale.
|
Nessuna reazione al fuoco (ad esempio vetro, calcestruzzo, gesso) |
|
Reazione minima al fuoco (ad esempio legno di quercia, materiali sottoposti a trattamento ignifugo) |
|
Reazione minima al fuoco con comportamento critico |
|
Reazione al fuoco ammessa (ad esempio la maggior parte delle altre tipologie di legno) |
|
Reazione al fuoco ammessa con comportamento critico |
|
Reazione al fuoco non ammessa (ad esempio trucioli di legno, cartone) |
|
Reazione al fuoco non ammessa con comportamento critico |
-
Sono considerati materiali da costruzione con comportamento critico cr (dal francese «comportement critique») i materiali che, in base alla loro produzione di fumo e/o al gocciolamento di frammenti di materiale incandescente e/o alla loro corrosività ecc., possono produrre effetti inammissibili in caso di incendio.
-
Se i materiali da costruzione sono classificati secondo la norma EN nonché AICAA, e per questo sono attribuiti a gruppi di reazione al fuoco differenti, è possibile l’impiego senza limitazione in entrambi i gruppi.
-
Le costruzioni a strati che contengono materiali da costruzione combustibili vengono complessivamente attribuite al gruppo RF1 nella misura in cui siano completamente avvolte da un involucro K 30−RF1. Vanno rispettate le distanze di sicurezza richieste dagli aggregati di combustione, dagli impianti per gas di scarico ecc. a partire dallo spigolo esterno dell’involucro.
3.6.2 Indice di combustibilità (IC)
Fonte: AICAA-BSRL 13-15 – cifra 2
I materiali da costruzione vengono valutati in base alla loro reazione al fuoco e alla formazione di fumo nonché classificati attraverso un indice di combustibilità (IC). L’indice di combustibilità viene accertato tramite prove regolamentate.
L’indice di combustibilità è costituito dal grado di combustibilità (da 1 a 6) e dal grado di opacità (da 1 a 3).
I materiali altamente infiammabili e a rapida combustione (grado di combustibilità da 1 a 2) non sono consentiti quali materiali da costruzione nella protezione antincendio.
I materiali da costruzione vengono classificati in base alla loro reazione al fuoco nei gradi di combustibilità da 3 a 6.
Grado di combustibilità dei materiali da costruzione:
3 |
facilmente combustibile |
4 |
mediamente combustibile |
5 |
difficilmente combustibile |
5 (200 °C) |
difficilmente combustibile a 200°C |
6q |
quasi incombustibile |
6 |
non combustibile |
I materiali da costruzione vengono classificati in base alla loro formazione di fumo nei gradi di opacità da 1 a 3. Determinante è l’assorbimento della luce.
Grado di opacità dei materiali da costruzione:
1 |
forte densità di fumo |
2 |
media densità di fumo |
3 |
debole densità di fumo |
Esempio:
Un materiale da costruzione con IC 4.3 è mediamente combustibile con debole densità di fumo.
Riassumendo, il gruppo di reazione al fuoco è una classificazione generale di materiali sulla base della rispettiva reazione al fuoco, mentre l’indice di combustibilità è un indicatore numerico specifico che fornisce informazioni dettagliate sulla reazione al fuoco di un materiale.
3.6.3 Tabella di attribuzione per la classificazione secondo l’AICAA
Fonte: AICAA-BSRL 13-15 – cifra 2.4.4
3.7 Resistenza al fuoco
Fonte: AICAA-BSRL 13-15 – cifra 3.1.1
La resistenza al fuoco delle strutture portanti e delle parti della costruzione formanti compartimenti tagliafuoco va determinata in modo tale da garantire la sicurezza delle persone e l’azione antincendio nonché da impedire la propagazione di un incendio verso altri compartimenti tagliafuoco durante un lasso temporale definito.
Determinanti sono i fattori seguenti:
-
Destinazione d’uso e ubicazione di edifici e impianti oppure di compartimenti tagliafuoco
-
Geometria del fabbricato
-
Carico d’incendio mobile e immobile complessivo
Nelle situazioni seguenti non viene posto alcun requisito di resistenza al fuoco riguardo alle parti della costruzione portanti:
-
In edifici e impianti a un piano situati fuori terra
-
All’ultimo piano di edifici e impianti di altezza ridotta e media
-
In fabbricati di piccole dimensioni
-
In case unifamiliari inclusi i piani interrati
Le strutture portanti dei piani interrati devono avere la stessa resistenza al fuoco dei piani fuori terra. La resistenza al fuoco è di almeno R 60 (R = capacità portante, 60 = 60 minuti).
3.8 Vani tecnici
Fonte: AICAA-BSRL 15-15 – cifra 3.6
-
Le linee delle installazioni tecniche interne / domestiche su più piani vanno sostanzialmente posate in vani tecnici formanti compartimenti tagliafuoco. I vani tecnici devono avere la stessa resistenza al fuoco della formazione del compartimento tagliafuoco inerente alla destinazione d’uso, in ogni caso non inferiore a EI 30 (E = ermeticità, I = isolamento termico, 30 = 30 minuti).
-
La costruzione di vani tecnici non è necessaria in presenza delle seguenti condizioni:
-
Se le linee delle installazioni tecniche domestiche passano attraverso le solette tra un piano e l’altro – e le aperture nonché gli attraversamenti sono eseguiti conformemente alla cifra 3.5 della direttiva AICAA 15-15it.
oppure
-
Se le linee sono posate in appositi sistemi di parete riconosciuti dall’AICAA.
-
3.9 Passaggi e attraversamenti di linee
Fonte: AICAA-BSRL 15-15 – cifra 3.5
-
I passaggi e gli attraversamenti di linee nelle parti della costruzione formanti compartimenti tagliafuoco devono essere sigillati in maniera da essere resistenti al fuoco.
-
La resistenza al fuoco minima per le sigillature antincendio è di 30 minuti.
-
Le aperture per le installazioni che attraversano le parti della costruzione formanti compartimenti tagliafuoco, tenendo conto della dilatazione termica, devono essere chiuse a tenuta stagna come segue:
-
con materiale da costruzione del gruppo di reazione al fuoco RF1
oppure
-
con sistemi di sigillatura antincendio riconosciuti dall’AICAA. In caso di pareti e soffitti che formano compartimenti tagliafuoco, i sistemi di sigillatura antincendio devono presentare la resistenza al fuoco El 30.
-
-
I sistemi di sigillatura antincendio per le tubazioni, riconosciuti dall’AICAA (ad esempio manicotti antincendio) vanno disposti nelle parti costruttive formanti compartimenti tagliafuoco.
-
Gli strati combustibili di coibentazione termica delle installazioni vanno interrotte con materiale da costruzione RF1 in prossimità dell’attraversamento di pareti e solette formanti compartimenti tagliafuoco. Per le parti della costruzione controllate e riconosciute valgono le indicazioni riportate nel riconoscimento dell’AICAA.
Si può rinunciare all’installazione di sistemi di sigillatura antincendio nei seguenti casi:
-
con tubi del gruppo di reazione al fuoco RF1
-
con entrate e uscite in vani tecnici resistenti al fuoco
-
all’interno di vani tecnici resistenti al fuoco
-
con tubi posati singolarmente con diametro esterno di max. 50 mm
-
con tubi posati singolarmente, in fabbricati di altezza ridotta e media, con un diametro esterno di max. 120 mm se, a causa dell’opacità dovuta al fumo, non sorge un pericolo maggiore per le persone (ad esempio verso le vie di fuga, nei locali a grande concentrazione di persone, nelle attività di alloggio)
-
in sistemi di parete leggera per installazioni idrosanitarie, privi di intercapedine e riempiti con materiale da costruzione non fondente almeno del gruppo di reazione al fuoco RF2
-
tra locali protetti con impianti di spegnimento
3.9.1 Aperture per le installazioni
Fonte: AICAA-BSRL 15-15 – cifra 3.5 – Appendice
Riempire le aperture per gli attraversamenti delle installazioni con materiale da costruzione RF1 e chiuderle a tenuta stagna.
1 |
Parte della costruzione formante un compartimento tagliafuoco |
2 |
Materiale da costruzione RF1 |
Materiale da costruzione RF1:
-
Gesso, malta RF1, calcestruzzo, calcestruzzo leggero
-
Lana minerale (punto di fusione ≥ 1'000 °C, densità apparente ≥ 40 kg/m3, spessore ≥ 50 mm)
-
Altri materiali in accordo con l’autorità di protezione antincendio
3.9.2 Sigillatura antincendio
Fonte: AICAA-BSRL 15-15 – cifra 3.5 – Appendice
Realizzare gli attraversamenti dei tubi con sistemi di sigillatura antincendio riconosciuti dall’AICAA.
1 |
Parte della costruzione formante un compartimento tagliafuoco |
2 |
Manicotto antincendio |
1 |
Parte della costruzione formante un compartimento tagliafuoco |
2 |
Sigillante per attraversamenti multipli |
3.9.3 Attraversamenti di linee in pareti divisorie
In presenza di attraversamenti di linee in pareti divisorie è necessario considerare l’eventualità di un peggioramento dei valori di isolamento acustico dell’intera struttura murale.
È importante sapere se le linee devono passare attraverso una barriera antincendio oppure direttamente attraverso la parete divisoria o il rivestimento.
Per l’alloggiamento dei moduli della barriera antincendio in lana minerale o materiale simile, l’apertura deve essere realizzata nello spessore del rivestimento.
La riduzione del valore di isolamento acustico della struttura murale dovuta alla presenza dell’apertura non dipende soltanto dalle dimensioni dell’attraversamento bensì anche dall’indice di isolamento acustico della barriera antincendio e delle condutture coibentate.
Se le condutture passano direttamente attraverso la parete divisoria occorre prestare attenzione che l’isolamento dell’intercapedine sia perfettamente a contatto con le condutture e che non vengano a crearsi perdite di isolamento. Inoltre, l’apertura realizzata nello spessore del rivestimento deve essere, a sua volta, sigillata con gesso per evitare la formazione di ponti sonori.
In ogni caso è importante garantire sempre lo scambio di informazioni tra le diverse parti coinvolte nell’esecuzione dei lavori. Solo in questo modo è possibile essere certi che non rimangano punti senza tenuta che possono causare problemi durante il successivo utilizzo. A tale riguardo, un ruolo importante è svolto dalla Direzione dei lavori che è tenuta ad adempiere alla propria funzione di controllo e, laddove opportuno, ad adottare le misure necessarie.
3.10 Requisiti di reazione al fuoco per le tubazioni della tecnica del fabbricato
Fonte: AICAA-BSRL 14-15 – cifra 5.1.2
[1] |
Requisiti alla formazione di compartimenti tagliafuoco secondo la direttiva antincendio «Distanze antincendio strutture portanti compartimenti tagliafuoco». |
[2] |
Sono ammesse eccezioni se le condotte dell’acqua di spegnimento vengono rivestite o posate in una protezione con resistenza al fuoco EI 30-RF1. |
[3] |
La coibentazione combustibile delle tubazioni va interrotta in prossimità delle parti della costruzione formanti compartimenti tagliafuoco. |
Nelle vie di fuga orizzontali sono consentite esclusivamente tubazioni e installazioni di tubi in materiali da costruzione del gruppo di reazione al fuoco RF1.
3.11 Requisiti per destinazioni d’uso specifiche e per tipi di edificio
Requisiti relativi alla resistenza al fuoco:
-
La resistenza al fuoco di pareti e soffitti formanti compartimenti tagliafuoco viene stabilita in base alle tabelle della direttiva AICAA BSRL 15-15 – cifra 3.7.1.
-
Le pareti e i soffitti formanti compartimenti tagliafuoco nei piani interrati devono avere la stessa resistenza al fuoco della formazione di compartimenti tagliafuoco inerente alla destinazione d’uso, in ogni caso non inferiore a EI 60.
3.11.1 Requisiti di protezione antincendio per fabbricati di altezza complessiva fino a 11 m
Fonte: AICAA BSRL 15-15 – cifra 3.7
Utilizzazione |
Concetto di protezione antincendio |
Struttura portante1) |
Solette formanti compartimenti tagliafuoco |
Pareti formanti compartimenti tagliafuoco* e vie di fuga orizzontali |
Vie di fuga verticali |
---|---|---|---|---|---|
|
Edile |
R 305) |
REI 305) |
El 30 |
REI 30 |
Impianto di spegnimento |
Nessun requisito |
El 30 |
El 30 |
REI 30 |
|
|
Edile |
R 605) |
REI 605) |
EI 602) 5) |
REI 60 |
Impianto di spegnimento |
R 305) |
REI 305) |
El 30 |
REI 60 |
|
|
Edile |
R 60 |
REI 60 |
EI 60 |
REI 60 |
Impianto di spegnimento |
R 30 |
REI 30 |
El 30 |
REI 60 |
|
|
Edile |
R 60 |
REI 60 |
El 30 |
REI 60 |
Impianto di spegnimento4) |
R 30 |
REI 30 |
El 30 |
REI 60 |
* ad esempio prepareti e pareti divisorie
1) In fabbricati a un piano e nell’ultimo piano di fabbricati a più piani non vengono posti requisiti per la resistenza al fuoco delle parti portanti della costruzione.
2) In fabbricati a un piano e nell’ultimo piano di fabbricati a più piani, la resistenza al fuoco delle pareti formanti compartimenti tagliafuoco può essere ridotta a 30 minuti.
3) Se le pareti perimetrali presentano almeno il 25 % di aperture non chiudibili valgono i seguenti requisiti minimi per parti della costruzione che equivalgono alle costruzioni RF1: nessun requisito di resistenza al fuoco posto alle parti della costruzione portanti in settori che distano al massimo 35 m da un’apertura non chiudibile.
4) L’installazione di un impianto di rivelazione antincendio nelle attività di alloggio non è necessaria.
5) In fabbricati a due piani con una superficie totale dei piani sopra il suolo ≤ 2'400 m2 e nelle attività di alloggio [c], la resistenza al fuoco può essere ridotta di 30 minuti.
3.11.2 Requisiti di protezione antincendio per fabbricati di altezza complessiva fino a 30 m
Fonte: AICAA BSRL 15-15 – cifra 3.7
Utilizzazione |
Concetto di protezione antincendio |
Struttura portante1) |
Solette formanti compartimenti tagliafuoco |
Pareti formanti compartimenti tagliafuoco* e vie di fuga orizzontali |
Vie di fuga verticali |
---|---|---|---|---|---|
|
Edile |
R 60 |
REI 60 |
El 30 |
REI 60 |
Impianto di spegnimento |
R 30 |
REI 30 |
El 30 |
REI 60 |
|
|
Edile |
R 90 |
REI 90 |
El 602) |
REI 90 |
Impianto di spegnimento |
R 60 |
REI 60 |
El 30 |
REI 60 |
|
|
Edile |
R 60 |
REI 60 |
El 60 |
REI 60 |
Impianto di spegnimento |
R 30 |
REI 30 |
El 30 |
REI 60 |
|
|
Edile |
R 60 |
REI 60 |
El 30 |
REI 60 |
Impianto di spegnimento |
R 30 |
REI 30 |
El 30 |
REI 60 |
* ad esempio prepareti e pareti divisorie
1) In fabbricati a un piano e nell’ultimo piano di fabbricati a più piani non vengono posti requisiti per la resistenza al fuoco delle parti portanti della costruzione.
2) In fabbricati a un piano e nell’ultimo piano di fabbricati a più piani, la resistenza al fuoco delle pareti formanti compartimenti tagliafuoco può essere ridotta a 30 minuti.
3) Se le pareti perimetrali presentano almeno il 25 % di aperture non chiudibili valgono i seguenti requisiti minimi per parti della costruzione che equivalgono alle costruzioni RF1:
-
Struttura portante R 30
-
Parti della costruzione formanti compartimenti tagliafuoco EI 30 (eccetto compartimento tagliafuoco nel vano scale)
-
Nessun requisito di resistenza al fuoco posto alle parti della costruzione portanti in settori che distano al massimo 35 m da un’apertura non chiudibile
In costruzioni a due piani con un’altezza complessiva oltre 11 m e un’altezza dal pianterreno di al massimo 8 m valgono, per le parti della costruzione portanti e formanti compartimenti tagliafuoco, i requisiti per fabbricati di altezza ridotta.
3.11.3 Requisiti di protezione antincendio per fabbricati di altezza complessiva fino a 100 m
Fonte: AICAA BSRL 15-15 – cifra 3.7
Utilizzazione |
Concetto di protezione antincendio |
Struttura portante1), 2) |
Solette formanti compartimenti tagliafuoco |
Pareti formanti compartimenti tagliafuoco* e vie di fuga orizzontali |
Vie di fuga verticali |
---|---|---|---|---|---|
|
Edile |
R 90 |
REI 90 |
El 60 |
REI 90 |
Impianto di spegnimento |
R 60 |
REI 60 |
El 30 |
REI 90 |
|
|
Edile |
R 120 |
REI 120 |
El 90 |
REI 120 |
Impianto di spegnimento |
R 90 |
REI 90 |
El 60 |
REI 90 |
|
|
Edile |
R 90 |
REI 90 |
El 60 |
REI 90 |
Impianto di spegnimento |
R 60 |
REI 60 |
El 30 |
REI 90 |
|
|
Edile |
R 90 |
REI 90 |
El 60 |
REI 90 |
Impianto di spegnimento |
R 60 |
REI 60 |
El 30 |
REI 90 |
* ad esempio prepareti e pareti divisorie
1) La resistenza al fuoco delle parti della costruzione portanti all’ultimo piano può essere ridotta di 30 minuti.
2) In costruzioni a un piano (ad esempio depositi a scaffalature alte, padiglioni) non vengono posti requisiti di resistenza al fuoco per quanto riguarda le parti portanti della costruzione.
3.12 Dispositivi di spegnimento
Fonte: AICAA-BSRL 18-15 – cifra 2 e Appendice
Fabbricati con requisiti particolarmente elevati in termini di protezione antincendio devono essere dotati di dispositivi di spegnimento sufficientemente dimensionati e adatti per il primo intervento antincendio.
Il numero e il posizionamento dei dispositivi di spegnimento dipendono dai criteri seguenti:
-
Concentrazione di persone
-
Tipologia
-
Dimensioni
-
Ubicazione
-
Destinazione d’uso
-
Compartimenti tagliafuoco
I dispositivi di spegnimento devono soddisfare lo stato attuale riconosciuto della tecnica e devono essere concepiti, dimensionati, realizzati e mantenuti in modo da essere efficienti e sempre funzionanti.
3.12.1 Necessità di agenti estinguenti
Destinazione d’uso del fabbricato |
Posti fissi di spegnimento |
Estintori portatili1) |
---|---|---|
Attività di alloggio [a] |
● |
● |
Attività di alloggio [b] |
○ |
● |
Attività di alloggio [c] |
● |
|
Locali di vendita > 1'200 m2 |
● |
● |
Locali di vendita ≤ 1'200 m2 e meno di 300 persone |
● |
|
Locali a grande concentrazione di persone |
●2) |
● |
Edifici amministrativi |
○ |
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Scuole e scuole d’infanzia |
○ |
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Edifici industriali, artigianali e di deposito fino a 1'200 m2 di superficie artigianale utilizzata |
○ |
● |
Edifici industriali, artigianali e di deposito con più di 1'200 m2 di superficie artigianale utilizzata |
● |
● |
Depositi a scaffalature alte3) |
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Parcheggi |
○ |
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Agricoltura: parte dell’edificio non abitabile (fienile/stalla) > 3'000 m3 |
● |
○ |
Case plurifamiliari |
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Edifici alti4) |
Agenti estinguenti all’interno di edifici.
● = richiesto
○ = consigliato
1) Come valore indicativo vale 1 estintore portatile ogni 600 m2 di superficie base.
2) In caso di una concentrazione di persone maggiore di 2'000 individui.
3) In caso di depositi con scaffalature alte non percorribili non sono richiesti né posti fissi di spegnimento (PFS) né estintori portatili.
4) Installare colonne montanti a umido o a secco con idranti interni.
Per destinazioni d’uso o tipi di fabbricati non menzionati nonché per edifici e impianti provvisori valgono criteri analoghi.
3.12.2 Posti fissi di spegnimento
Fonte: AICAA-BSRL 18-15 – cifra 3.1.3
Per i posti fissi di spegnimento vengono posti i requisiti seguenti:
Diametro minimo del raccordo per le condutture di alimentazione del rubinetto di arresto |
DN 32 |
Diametro minimo della tubazione di alimentazione |
DN 32 |
Lunghezza massima del tubo flessibile |
40 m |
Pressione statica prima del raccordo del posto fisso di spegnimento |
3 bar |
Portata idrica minima |
16 l/min |
-
I posti fissi di spegnimento dovranno essere dotati di un rubinetto di arresto, con raccordo per le tubazioni di alimentazione con un diametro di almeno DN 32, e di un raccordo flessibile, collegato all’asse di un aspo girevole. L’aspo deve essere dotato di un tubo flessibile di gomma, resistente alla deformazione e di lunghezza sufficiente, e di una lancia regolabile su getto pieno e getto nebulizzato.
-
In casi particolari (ad esempio edifici per uso agricolo), l’aspo girevole può essere sostituito con un dispositivo equivalente.
-
La pressione d’esercizio deve corrispondere alle norme riconosciute. Il tubo flessibile non può superare la lunghezza massima.
-
La tubazione di alimentazione di un posto fisso di spegnimento deve essere in materiali da costruzione del gruppo di reazione al fuoco RF1. Le tubazioni combustibili devono essere protette con un intonaco con resistenza al fuoco EI 30 (icb) oppure devono essere provviste di una protezione equivalente. Va rispettato il diametro minimo della tubazione.
3.12.3 Condotte di spegnimento
Fonte: AICAA-BSRL 18-15
Gli edifici alti devono essere dotati dei seguenti dispositivi di spegnimento:
-
Condotte di spegnimento a umido o a secco (utilizzate esclusivamente dal corpo pompieri)
-
Posti fissi di spegnimento con idranti interni (tubazioni di raccordo almeno DN 80) oppure raccordi aumentanti la pressione
Requisiti delle condotte di spegnimento:
Pressione d’esercizio |
16 bar |
Diametro della tubazione |
DN 80 |
Materiale |
Acciaio zincato o acciaio inossidabile |
I requisiti dovranno essere stabiliti, caso per caso, con l’autorità di protezione antincendio.