Tematiche - Misure cautelari per la tutela dell’acqua potabile
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4 Dispositivi di protezione in dettaglio
La direttiva W3/C1:2013 della SVGW contiene una descrizione dettagliata di ciascun tipo di dispositivo di protezione consentito e ne indica tutti i requisiti relativi al funzionamento e al montaggio.
Qui di seguito viene fornita una panoramica dei singoli dispositivi di protezione. Ulteriori dettagli sono contenuti nella direttiva W3/C1:2013 della SVGW.
4.1 Gruppo A: scarico libero
I dispositivi di protezione del gruppo A sono definiti dalla caratteristica seguente (W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11):
Distanza fisica tra il bordo inferiore dello scarico dell’acqua potabile e il livello di acqua massimo o critico di un apparecchio o dell’impianto di acqua potabile.
In concreto, ciò significa che il riflusso viene impedito grazie a un tratto a deflusso libero, sempre privo di ostacoli. Questo principio offre la massima sicurezza possibile in quanto rende qualunque riflusso fisicamente impossibile.
Tipologia (simbolo) |
Descrizione |
Rappresentazione grafica |
Norma di prodotto |
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Scarico libero non ostacolato |
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SN EN 13076 |
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Scarico libero con troppopieno non circolare (non limitato) |
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SN EN 13077 |
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Scarico libero con alimentazione immersa comprendente ingresso d’aria e troppopieno |
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SN EN 13078 |
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Scarico libero con iniettore |
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SN EN 13079 |
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Scarico libero con troppopieno circolare (limitato) |
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SN EN 14622 |
Dispositivi di protezione del gruppo A in conformità a W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11.
4.2 Gruppo B: separazione controllabile
I dispositivi di protezione del gruppo B sono definiti dalla caratteristica seguente (W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11):
L’interruzione è causata dall’azione o reazione di uno o più dispositivi di arresto idromeccanici in presenza di variazioni della pressione alternate o simultanee (depressione) sul lato di afflusso e di variazioni della pressione sul lato uscita (contropressione). A questo processo è associato un controllo delle perdite sulla valvola di ritegno lato uscita.
A livello pratico, questo tipo di dispositivo di protezione presenta tre camere o zone di pressione, separate tramite valvole di ritegno. Sulla camera centrale si trova una valvola di scarico che viene aperta se la pressione differenziale tra la pre-camera e la camera centrale scende al di sotto di un determinato valore (< 14 kPa / 140 mbar come previsto dalla norma EN 1717, Allegato A) e sussiste il rischio di riflusso.
Tre punti di misurazione della pressione permettono di verificare il funzionamento dell’impianto, rendendo «controllabile» il corretto funzionamento della protezione della zona di pressione centrale. Viene prescritto l’obbligo di manutenzione sulla base di un contratto di manutenzione stipulato con il produttore (direttiva W3/C2:2013 della SVGW, capitolo 11 e 12.1.3).
Un video che illustra il funzionamento del disgiuntore di rete della
www.nussbaum.ch/misure-cautelari-per-la-tutela-dell-acqua-potabile
Tipologia (simbolo) |
Descrizione |
Rappresentazione grafica |
Norma di prodotto |
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Disgiuntore di rete con zona di pressione centrale controllabile |
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SN EN 12729 |
Dispositivi di protezione del gruppo B in conformità a W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11.
4.3 Gruppo C: separazione non controllabile
I dispositivi di protezione del gruppo C sono definiti dalla caratteristica seguente (W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11):
L’interruzione è causata dall’azione o reazione di uno o più dispositivi di arresto idromeccanici in presenza di variazioni della pressione alternate o simultanee (depressione) sul lato di afflusso e di variazioni della pressione sul lato uscita (contropressione). A questo processo è associato un controllo delle perdite sulla valvola di ritegno lato uscita.
A livello pratico, questo tipo di dispositivo di protezione presenta tre camere o zone di pressione, separate tramite valvole di ritegno. Sulla camera centrale si trova una valvola di scarico che viene aperta se la pressione differenziale tra la pre-camera e la camera centrale scende al di sotto di un determinato valore (< 10 % della pressione nella pre-camera come previsto dalla norma EN 1717, Allegato A) e sussiste il rischio di riflusso.
Nei dispositivi del gruppo C non sono previsti punti di misurazione della pressione per finalità di controllo. È prevista una manutenzione ordinaria annuale, tuttavia questa non deve essere necessariamente eseguita sulla base di un contratto di manutenzione come stabilito per i dispositivi del gruppo B (W3/C2:2013 della SVGW, capitoli 11 e 12.1.4).
Tipologia (simbolo) |
Descrizione |
Rappresentazione grafica |
Norma di prodotto |
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Disgiuntore di rete con zone di pressione diverse non controllabili |
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SN EN 14367 |
Dispositivi di protezione del gruppo C in conformità a W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11.
4.4 Gruppo D: principio della ventilazione atmosferica
I dispositivi di protezione del gruppo D sono definiti dalla caratteristica seguente (W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11):
La separazione avviene in modo naturale per azione della pressione atmosferica.
In concreto si tratta di un dispositivo di ventilazione che, attraverso l’aspirazione di aria, impedisce che si crei una depressione evitando, in tal modo, che il fluido venga riaspirato. Il riflusso e la contropressione non vengono impediti. Tra l’apertura di ventilazione e il livello massimo dell’acqua a valle deve essere sempre presente una distanza verticale in linea d’aria (min. 300 mm per DA, min. 150 mm per DB e DC).
Tipologia (simbolo) |
Descrizione |
Rappresentazione grafica |
Norma di prodotto |
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Valvola antivuoto (aeratore) in linea |
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SN EN 14451 |
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Interruttore del tubo con parti mobili |
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SN EN 14452 |
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Interruttore del tubo con collegamento costante all’atmosfera |
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SN EN 14453 |
Dispositivi di protezione del gruppo D in conformità a W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11.
4.5 Gruppo E: valvole di ritegno
I dispositivi di protezione del gruppo E sono definiti dalla caratteristica seguente (W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11):
Un rubinetto di sicurezza meccanico che consente il passaggio in un’unica direzione. Il rubinetto si apre automaticamente se la pressione sul lato di afflusso è maggiore della pressione a valle del rubinetto. In caso di pressione più elevata a valle del rubinetto o in assenza di passaggio, il rubinetto di sicurezza si chiude autonomamente tramite forza meccanica.
Tipologia (simbolo) |
Descrizione |
Rappresentazione grafica |
Norma di prodotto |
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Valvola di ritegno controllabile |
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SN EN 13959 |
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Valvola di ritegno non controllabile |
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SN EN 13959 |
Dispositivi di protezione del gruppo E in conformità a W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11.
4.6 Gruppo H: rubinetti di aerazione per attacchi di tubi flessibili
I dispositivi di protezione del gruppo H sono definiti dalla caratteristica seguente (W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11):
Il rubinetto realizza un’aerazione in modo naturale per effetto della pressione atmosferica oppure attraverso l’azione di un elemento meccanico.
In concreto, ciò significa che sono presenti aperture di aerazione che, in caso di assenza di passaggio o di depressione, consentono l’ingresso di aria dal lato di afflusso. Le aperture di aerazione possono essere chiuse mediante un componente mobile. Il rubinetto di sicurezza viene montato a una distanza verticale di almeno 250 mm sopra il livello dell’acqua più alto possibile.
Tipologia (simbolo) |
Descrizione |
Rappresentazione grafica |
Norma di prodotto |
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Valvola antivuoto (aeratore) per attacchi di tubi flessibili |
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SN EN 15096 |
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Deviatore automatico |
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SN EN 14506 |
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Valvola antivuoto (aeratore) per attacchi di tubi flessibili, in combinazione con valvola di ritegno (corrisponde alla combinazione di HB ed EB) |
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SN EN 15096 |
Dispositivi di protezione del gruppo H in conformità a W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11.
4.7 Gruppo L: valvola antivuoto (aeratore) pressurizzata, apertura con depressione
I dispositivi di protezione del gruppo L sono definiti dalla caratteristica seguente (W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11):
Le valvole antivuoto (aeratori) in linea sono provviste di un’apertura di aerazione che è generalmente chiusa quando l’acqua potabile nel rubinetto ha una pressione superiore o uguale alla pressione atmosferica. La valvola antivuoto si apre se la pressione scende al di sotto della pressione atmosferica e si richiude in presenza di una pressione d’esercizio normale.
Si tenga presente che la valvola antivuoto deve avere lo stesso diametro della conduttura dell’impianto e deve essere installata a una distanza di più di 300 mm sopra il livello dell’acqua più alto possibile.
Tipologia (simbolo) |
Descrizione |
Rappresentazione grafica |
Norma di prodotto |
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Valvola antivuoto (aeratore) pressurizzata, apertura con depressione |
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SN EN 14455 |
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Valvola antivuoto (aeratore) pressurizzata, combinata con valvola di ritegno a valle |
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SN EN 14455 |
Dispositivi di protezione del gruppo L in conformità a W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 11.
4.8 Scarico libero attraverso un elemento di drenaggio
Indipendentemente dalla categoria di fluido occorre osservare alcuni requisiti per lo scarico libero attraverso un elemento di drenaggio (W3/C1:2013 della SVGW, capitolo 9). Questi requisiti riguardano svariati dispositivi di protezione.
Lo scarico libero deve essere effettuato attraverso una separazione completa o tramite opportune aperture di aerazione – e va realizzato correttamente nell’osservanza delle prescrizioni della direttiva.
1 |
Scarico della conduttura di troppopieno |
2 |
Livello dell’acqua di drenaggio |
E |
Diametro del troppopieno |
G |
Diametro del drenaggio Requisito: G ≥ E |
b |
Tratto di caduta Requisito: b ≥ G e b ≥ 20 mm |
S1, S2, … |
Sezioni per il passaggio dell’aria nelle aperture di aerazione Requisito: S1 + S2+ … ≥ ⅓ (b x 2 π x G) |
e |
Dimensione minima per il calcolo di una sezione Requisito: e ≥ 4 mm |